Casa Professa dei Gesuiti (oggi Istituto Pimentel Fonseca)
Indirizzo: via Benedetto Croce, 2
Metro linea 1 – stazione piazza Dante-stazione Toledo
Orari di apertura al pubblico: gli interni sono visitabili su richiesta
La costruzione di questo storico edificio, inserita nell’insula gesuitica dell’area urbanistica corrispondente al primo insediamento di Neapolis, e oggi sede del Liceo “Eleonora Pimentel Fonseca”, ebbe inizio nel 1608 quando i padri Gesuiti affidarono all’architetto Agazio Stoia il progetto di costruzione della loro dimora, appunto “casa professa”, che doveva ospitare anche altri ambienti come l’infermeria e la biblioteca.
Nel 1665, furono avviati i lavori per la costruzione del refettorio, terminato del 1680, e nel 1685 si diede inizio a quelli della grandiosa biblioteca, completata solo nel 1750 ad opera del pittore napoletano Antonio Sarnelli, dopo un lunghissimo periodo di sosta.
La facciata conserva ancora l’antico portale in piperno, posto proprio dinanzi all’arco d’ingresso al complesso monumentale di Santa Chiara, sormontato da un’epigrafe in memoria di Isabella della Rovere che sostenne economicamente la costruzione del palazzo.
Il portale immette nell’androne dell’edificio che occupa una parte del chiostro dei Padri Gesuiti.
Dal monumentale scalone d’onore si accede alla biblioteca, a pochi metri dal corridoio dove affacciano le aule scolastiche, un suggestivo salone ellittico settecentesco conservatosi miracolosamente intatto, con la volta affrescata dal Sarnelli.
Tra gli affreschi del Sarnelli raffigurano, oltre a Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, anche i Dottori della Chiesa San Gregorio Magno, Sant’Ambrogio, San Tommaso d’Aquino, San Bonaventura, San Girolamo, San Basilio e San Gregorio di Nissa.
La biblioteca è impreziosita anche da splendidi armadi lignei intagliati a due piani dal pavimento a tarsie marmoree. Tutta la biblioteca è cinta da un ballatoio il cui parapetto è finemente intarsiato a motivi vegetali e medaglioni con i profili di uomini illustri.
Nel 1860 i Gesuiti vennero espulsi a seguito della venuta di Garibaldi che ne confiscò le proprietà e nella casa professa venne fondato il primo istituto magistrale di Napoli, intitolato dal 1923 ad Eleonora de Fonseca, marchesa di Pimentel, scrittrice e poetessa e sostenitrice della Repubblica Napoletana del 1799, condannata a morte con altri rivoluzionari giacobini dalla restaurata monarchia e impiccata a piazza Mercato, all’epoca luogo deputato alle esecuzioni capitali, salendo al patibolo per ultima, dopo aver assistito alla morte dei suoi compagni.